Esiste una una terza opzione tra lo: “spiaccichiamo i cani uno su l’altro” e “trascino via il mio cane come un sacco di cemento” in passeggiata ?
La risposta è sì.
Vivendo in una città come Genova che io definisco : “anticane” e in un quartiere che è per eccellenza “anticane”, dopo castelletto, mi capita di vederne di ogni e soprattutto nel corso del tempo ho dovuto affinare la mia mirabile tecnica “contro” le due categorie di proprietario più comune:
1. Il maratoneta, ne avrete già sentito parlare se mi seguite da un po’.
2. lo scaricatore di porto.
Sul maratoneta ho già scritto tanto ma per correttezza riporto le sue caratteristiche:
Instancabile camminatore e centometrista, scattista e maratoneta il tutto sempre con un cane al seguito.
I principali punti di forza sono: avere sempre fretta e fregarsene se stai rischiando la vita lanciandoti da un marciapiede all'altro per evitarlo... lui deve arrivare, sempre.
Il motto di questo proprietario è: " Ma tanto il mio è bravo".
Lo scaricatore di porto è invece una persona che non accetta che il cane possa fermarsi ad annusare, trascina continuamente il cane che è costretto a diventare un vero e proprio acrobata riuscendo a defecare e urinare con piroette artistiche di livello.
In comune con il maratoneta ha la caratteristica di avere fretta di andare via, ma in questo caso è lui stesso a usare il proprio cane come mocio sull'asfalto.
Il povero animale facendo resistenza uguale e contraria cerca di restare li, ma a quel punto una bella sgridata o una strattonata hanno la meglio.
Il motto di questo proprietario è: " E' maschio o femmina???"
Ora a parte gli scherzi (ma non troppo) quando non si rispettano tempi e distanze accadono grossi problemi nel cane e tra i cani. Esiste un a terza opzione a queste due evitabilissime situazioni ovvero" stare fermi e aspettare".
Molto spesso per spiegare questa dinamica ai miei clienti racconto loro che i nostri atteggiamenti fan risultare alcuni cani maleducati di fronte a propri simili.
Questo si traduce in "disagio".
Bisogna saper aspettare e non solo...
Aspettare i tempi del cane è fondamentale, avere educazione e rispetto nei confronti del proprietario e del suo animale che si incontrano è sinonimo di sincero interesse.
Non bisogna sempre partire dal presupposto che "il mio tanto è buono" ma chiedersi: "sto mettendo in difficoltà il mio o l'altro cane"?.
Altro segreto, non tutti i cani sono uguali, non tutti i cani amano aver ad un centimetro dal muso un altro simile per la maggior parte delle volte sconosciuto.
Smettiamola con identificare la socializzazione come "devo far incontrare il mio cane al guinzaglio con altri", quella è solo l'ultima e evitabilissima parte di un processo di comunicazione molto più profondo e complesso.
Ricordiamoci sempre che i cani non nascono con il guinzaglio e la pettorina o collare e quindi questi due strumenti interferiscono e non poco sulla percezione dell'esperienza che si sta vivendo.
Per il cane comunicare bene è fondamentale, bisogna dare il tempo per farlo con le giuste distanze, la passeggiata per lui non è una gara a chi arriva prima a casa.
La passeggiata è odori, interazioni sociali, humus per la relazione, divertimento e molto altro ancora.
In sintesi se ti ritrovi nella figura del "maratoneta" o dello "scaricatore di porto" non preoccuparti si può sempre cambiare partendo dall'ascolto attivo del proprio cane o alla mal parata rivolgendosi ad un educatore cinofilo.
Quando uscirai in passeggiata pensa che a questo mondo non sei solo insieme al tuo cane ma esistono anche altri cani con problemi comportamentali, timidi, spaventati, in difficoltà al guinzaglio.
Quando uscirai in passeggiata chiedi alla persona che incontri un attimo di pazienza per portare via il tuo cane in maniera delicata e non come un sacco di spazzatura.
E tu che hai sempre fretta quando uscirai in passeggiata e troverai qualcuno che ti chiede di aspettare fermati e pensa che la passeggiata non è per te ma per il tuo cane e un minuto fermo non ti cambia la vita.
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